Il direttore de "Il Mondo di None" |
Condivido i due ragionamenti: l’inopportunità di aver dato i locali del Comune alla società, la sconvenienza del criterio della residenza per l’assunzione.
Sono i medesimi ragionamenti che, senza sapere nulla della polemica, ho fatto in un dibattito politico nel mio partito.
Gregorio Codispoti
Chissà Greg, se esiste una differenza tra la critica politica nel merito delle scelte, sulla cui legittimità e finanche necessità sono anch'io d'accordo e l'accusa, prima in generale e poi al Sindaco di aver pronunciato frasi del tipo "Non ti preoccupare, ci penso io" per assicurare una raccomandazione a qualche cittadino, VISTO CHE, è per queste frasi che il Sindaco intende procedere.Io credo di si, credo che ci si debba assumere la responsabilità di ciò che si afferma e dimostrare delle accuse tanto infamanti.Fa schifo la raccomandazione, sopratutto se ad esercitarla è un politico, perché considera il disoccupato come un suddito pronto a vendere la sua dignità per affermare un diritto acquisito, allo stesso modo in cui schifosa è la diffamazione.Il discrimine per me esiste.
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