Il 16 febbraio di
quest'anno la Giunta comunale individuava il Santo Patrono di None
nei Santi Gervasio e Protasio, ai quali è intitolata la Parrocchia,
e la cui celebrazione ricorre il 19 giugno. La Giunta ha stabilito di
istituire la Festa patronale alla terza domenica del mese di giugno,
con relativi festeggiamenti che l’Amministrazione comunale intende
organizzare nel corrente mese di giugno. San Lorenzo è stato mandato
in pensione e nemmeno nominato dalla delibera dopo tanti anni di
onorato servizio sulla graticola. Motivazione: in agosto la gente “va
via” e in paese “non c'è più nessuno”. Di qui il
licenziamento del Gonzaga, sancito per scarso rendimento
nell'afflusso di pellegrini alla processione, di bambini alle giostre
e di ballerini alle mazurke. In sua vece sono stati assunti a tempo
indeterminato Gervasio e Protasio.
Nel periodo dal 15 al 19
giugno, i festeggiamenti in onore del neoassunto Santo Patrono del
Paese prevedono l'intervento della None Pro Loco, che ha già curato
le precedenti manifestazioni. Il 21 maggio la None Pro Loco si è
dichiarata disponibile a ripetere l'esperienza per un contributo
richiesto di € 4.000,00 a parziale copertura della spesa da
sostenersi per l’acquisto dei fuochi artificiali, per il noleggio
del ballo pubblico, per il complesso musicale e per i diritti SIAE.
Queste scorribande sul
calendario di santi in mobilità contrattata tra Parrocchia e Comune
purtroppo non sono in grado di appassionare noi eretici che il 10
agosto continuiamo a rincorrere senza autorizzazione del Sindaco il
mito pagano delle stelle cadenti. In mancanza d'altro, ci
accontentiamo di questa riforma. Prossima tappa il ritorno delle
Quaranta Ore e il ripristino della benedizione delle gole.
Martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall'imperatore Valeriano e bruciato sul fuoco ardente di una graticola, lo spagnolo san Lorenzo - di cui si sa poco - subì un nuovo martirio in data odierna ad opera di uno scribacchino anarchico che con blasfema superficialità lo confuse con san Luigi Gonzaga. Si sa poco anche dei santi Gervasio e Protasio, assunti dal Comune al posto di Lorenzo. La loro storia mista a leggenda è intrisa di falsi e di contestazioni. Il loro martirio (Gervasio flagellato, Protasio decapitato) sarebbe avvenuto ai tempi di Nerone fra il 54 e il 68 dopo Cristo. Pare che sant'Ambrogio ne abbia ritrovato le salme il 7 giugno 386. Fra il V e il VI secolo un autore rimasto anonimo ne compose la passio, inserendola in una lettera falsamente attribuita a Sant'Ambrogio. Quando nell'anno 87 si annunciò la scoperta milanese dei due corpi, cinque città asserirono di possederli anch'esse e protestarono vivacemente presso la Curia di Milano. Nonostante la frammentarietà delle notizie sulla loro biografia, Gervasio e Protasio sono stati assunti al posto dello spagnolo Gonzaga dal Sindaco di None che ne ha personalmente visionato il curriculum nel febbraio 2012. Unanime il consenso della Giunta. Il culto di San Lorenzo verrà in ogni caso tollerato e non sono previste sanzioni a carico dei resistenti nella devozione per il santo del dieci agosto.
RispondiEliminaL'anarchico ancora scribacchino
Lo spagnolo è San lorenzo,non è Luigi Gonzaga. Un nuovo errore. Ciao mario
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