IL GRUPPO
“Non comprendo,
non sopporto
che si giudichi un uomo non per quello
che è, ma per il gruppo
cui gli accade di appartenere”.
PRIMO LEVI, I sommersi e i salvati.
UNO
SOLO
“Se anche non rimanesse
che un solo tedesco
decente, quest'unico tedesco
meriterebbe di essere difeso
contro quella
banda di barbari, e grazie a lui non si avrebbe
il diritto
di riversare
il proprio
odio su un popolo
intero”.
ETTY HILLESUM, ebrea olandese morta ad Auschwitz
CAVARSELA
Quasi tutti hanno guardato
altrove e sono rimasti zitti quando i vicini di casa ebrei venivano presi e
semplicemente sparivano, e la maggioranza ha continuato a stare zitta anche
dopo la guerra, quando si è saputo dov'erano scomparsi gli scomparsi.
In quel silenzio Primo Levi vede la colpa più profonda dei
tedeschi. Quel passare sotto un silenzio di morte era più terribile dei
discorsi prolissi di quanti cercavano di scusarsi con il "non ne sapevamo
niente". […] Era una generazione non soltanto ferita ma anche malata e che
aveva rimosso il suo trauma in una chiassosa ricostruzione. I fatti scomparvero
negli stereotipi: Hitler, il criminale. La lingua subiva l'aperta violenza non
solo degli autori dei crimini, ma anche di chi parlando di sé diceva ce la
siamo cavata anche stavolta. In questo modo ghermivano per sé un ruolo di
vittime.
Uwe Timm, Come mio fratello,
trad. it. di M. Carbonaro, Mondadori, Milano 2011
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