NON SIAMO COME LORO
“…i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni … invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… chi è il responsabile? Loro! I partiti!
Io vengo confuso.. oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba!
Mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico…noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta.
E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta..noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo…”
Dal discorso di Hitler 4 aprile 1932
ATTIVI E PASSIVI
Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere.
Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che
non ci abbandona dopo la vittoria. Con 300 mila giovani armati di tutto punto, decisi
a tutto e quasi misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti
coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di questa
Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire
un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo
tempo, voluto.
(..) Ringrazio dal profondo del cuore i miei collaboratori, ministri e sottosegretari: ringrazio i miei colleghi di Governo, che hanno voluto assumere con me le pesanti responsabilità di questa ora: e non posso non ricordare con simpatia l'atteggiamento delle masse lavoratrici italiane che hanno confortato il moto fascista colla loro attiva o passiva solidarietà.
Dal discorso di Mussolini al Parlamento. 16 novembre 1922
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