Erano le otto e
mezza del mattino quando, il 6 marzo scorso, la Giunta comunale si è riunita al
gran completo per esaminare ed approvare il progetto “Preliminare/Definitivo”
del “Centro Commerciale Naturale I Portici di None” elaborato dal geom.
Giuseppe Saya, il responsabile dell'Ufficio Tecnico per le Opere Pubbliche.
Esso riguarda interventi su via Roma, su via San Rocco e sui Portici di None.
Nasce “dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di riqualificare e sviluppare
il tessuto commerciale, anche tramite il rafforzamento dell’immagine e
dell’identità urbana, con particolare attenzione alla creazione di un centro
commerciale naturale urbano”. Il programma di qualificazione urbana era già
stato inserito, con la delibera del 31 gennaio scorso, nel piano triennale
delle opere pubbliche previste nell'arco di tempo compreso fra il 2014 e il
2015 e ha l'obiettivo di “preservare, sviluppare e potenziare la funzione
del commercio, anche con riferimento al contributo che esso fornisce alle varie
forme di aggregazione sociale ed all’assetto urbano”.
Per questa ragione,
gli Enti locali sono sollecitati dalle leggi regionali e nazionali a promuovere
“la realizzazione di progetti e programmi, anche di natura urbanistico –
edilizia”, tesi a rilanciare “lo sviluppo del tessuto commerciale” e
a rafforzare “l’identità urbana” di ogni Comune.
Più in generale,
si tratta di “sostenere” e “costituire una reale alternativa alla
grande distribuzione organizzata”: una prospettiva apparsa fin qui
trascurata quando l'attuale Amministrazione ha avallato l'insediamento di un
altro supermercato nell'area di via Roma in direzione Airasca. Ciò avviene
mentre nel centro storico di None è sotto gli occhi di tutti la chiusura di
diversi locali “con conseguente svalorizzazione degli immobili e aumento del
degrado”. La relazione del tecnico nota poi che “le soluzioni espositive
delle merci e le insegne dei vari esercizi commerciali sono disomogenee e
creano un senso di disordine. I materiali impiegati sono poco pregiati”.
L'Amministrazione
cerca “nuovo slancio” per “creare un valore aggiunto per i vari
negozi”, per proporre “un'immagine diversa agli occhi dei clienti vecchi
e nuovi”, per offrire “servizi migliori” a prezzi contenuti.
La riqualificazione
urbana disegnata dalla Giunta guidata dal Sindaco Garrone vuole “riportare
le persone a fare acquisti in centro, all'aria aperta e in una modalità più
umana” rispetto a quella dei grandi centri commerciali artificiali “dove
viene dimenticato il rapporto umano” fra cliente e negoziante.
Il progetto del
geom. Saya presenta alcune coraggiose novità. Il tratto di via Roma
prospiciente i portici vecchi sarà gradualmente pedonalizzato e, nell'attesa di
quello sbocco, la larghezza della sezione stradale subirà un restringimento a
375 cm., vista la sua dimensione oggi “esuberante per un senso unico di
marcia”. Ciò finirà per tutelare il
traffico pedonale, ridurrà “la velocità dei veicoli e migliorerà la
sicurezza in prossimità degli attraversamenti pedonali”. Le“dequalificate
pavimentazioni dei portici vecchi in marmette autobloccanti”, risalenti
alla prima metà degli anni Ottanta, saranno rimosse e sostituite con
l'inserimento di nuove lastre in pietra di Luserna. La stessa sorte dovrà
subire “l'ammalorata pavimentazione bituminosa dei marciapiedi opposti ai
portici vecchi, sostituita anch'essa da lastre in pietra di Luserna”. I
nuovi elementi di arredo urbano “saranno facilmente rimovibili e si
armonizzeranno alle preesistenze storiche” grazie alla semplicità delle
forme e dei materiali prescelti. Si prevedono poi “accorgimenti tecnici” che
“consentano di contrastare ristagni d'acqua superficiali in zone depresse a
causa dello scarso drenaggio”: bisogna prevenire l'effetto pericoloso delle
esondazioni, più elevato nella porzione dei portici nuovi.
Il progetto ha
anche tenuto conto della necessità di superare le barriere architettoniche e ha
previsto l'allargamento a 150 cm. di un marciapiedi.
Di speciale
rilievo è poi la scelta di intervenire sulla pavimentazione stradale, destinata
a lasciare il passo a una distesa di “cubetti di Luserna disposti a file
parallele con giunti sfalsati” e posati su un “letto di sabbia e
cemento”. Idem dicasi per le caditoie, effettivamente meritevoli di robusta
revisione. Non basta: al centro strada saranno realizzate “guide carrabili” con
un fondo in acciottolato “formato da ciottoli di forma ovale” capaci di
garantire nel tempo “la massima tenuta di ogni singolo elemento della
pavimentazione”. Al centro della carreggiata non mancherà una canaletta in
pietra di Luserna per la raccolta e il convogliamento dell'acqua piovana. I
marciapiedi saranno dotati di nuovi cordoli.
Sia i portici
vecchi, sia i portici nuovi, vedranno la sostituzione degli esistenti
apparecchi di illuminazione e il posizionamento di apposite “sedute” per
qualificarli come “luogo di sosta e di socialità, non solo di passaggio”.
La spesa
complessiva comporta un impegno assai oneroso, calcolato in Euro 460.057,00.
Nel caso in cui “l’importo ammesso a finanziamento sia inferiore all’importo
progettuale complessivo presentato, il Comune di None garantirà la
compartecipazione finanziaria per la parte eccedente il finanziamento”,
oppure presenterà “formale rinuncia al finanziamento regionale, entro
quindici giorni dalla comunicazione dell’avvenuta ammissione”. L'opera sarà dunque finanziata da Fondi
regionali e/o da fondi propri del Comune “per la eventuale parte eccedente
il finanziamento dei fondi regionali”.
Il progetto è
particolarmente incisivo e merita a nostro avviso la fiducia della cittadinanza
perchè sembra in grado di dare al Centro storico di None una fisionomia
rinnovata, funzionale e moderna grazie all'attenzione prestata al miglioramento
del traffico, alla tutela privilegiata della pedonalizzazione, alla qualità
degli interventi innovativi sull'arredo urbano che da molti anni risente dei
guasti prodotti dall'improvvisazione o dalla logica miope del semplice
ripristino.
Il più serio
limite degli elaborati approvati dalla Giunta è il mancato inserimento nel progetto
di una nuova visione del ruolo della piazza Cavour, il “cuore della vita
cittadina”. Verso piazza Cavour “convergono – come dice la stessa
relazione - il
tratto dei portici nuovi, compreso tra via Volvera e via
Stazione, il tratto dei portici vecchi, compreso tra via San Rocco e via
Alfieri” e il tratto di “San Rocco”. La “emergenza monumentale”
della Chiesa con la sua facciata del 1710 e il suo campanile risalente al 1739
- appena restaurato dall'opera del volontariato - scolpisce l'identità fondante
del paese nel nostro immaginario collettivo. E' il nostro biglietto da visita e
meriterebbe perciò una valorizzazione attenta e solenne della sua centralità. Alla piazza Cavour un'opera di riqualificazione del centro
storico poteva forse conferire una missione visibilmente e saldamente legata
all'obiettivo di favorire una vitale
circolazione statica e dinamica dei pedoni, emancipandola dal suo attuale ruolo
che la confina a fungere da spazio di risulta esclusivamente adibito a
parcheggio.
Bisognerà poi
tenere conto che il rifacimento della pavimentazione stradale va coordinato con
i tempi di una prevedibile necessità di procedere al rifacimento della rete
fognaria nello stesso tratto di strada. Si può obiettare che mancano garanzie
certe sui finanziamenti, ma di questi tempi non potrebbe essere diversamente:
se non cominci subito finirai ancora più tardi. Piuttosto, è positivo che
questa volta sia stata aperta la procedura per ottenere in tempo utile il
contributo della Regione, come per altro sollecitato dalla minoranza di “Progetto
comune”.
Il passo in
avanti è notevole e indica per il futuro una prospettiva di valorizzazione
delle risorse del nostro territorio.
COMUNICATO N. 37,
17 Marzo 2015
Dall'angolo di
via Roma 11 Loredana Brussino e Mario Dellacqua
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