Era il 22 maggio, la
serata non era buia e tempestosa e non tirava un forte vento quando
entrarono all'angolo quattro bottiglie. Una di Barbera, l'altra di Primitivo del Salento, l'altra di Rosso Canavese, l'altra di Montepulciano
d'Abruzzo. Una quinta di Nebbiolo rimase nascosta in caso di
emergenza. Delle altre quattro, accompagnate da Desirée, Gennaro e
Giovanna Baffa, Mario Dellacqua, Alessandro Lambra, Giuseppe
Migliore, Fabrizio Piscitello, Andrea Testa, Mario Vruna solo due
sono sopravvissute.
Nella prima bottiglia
gloriosa si è contemplato che la 22° festainrosso si svolgerà il
29-30 giugno e il primo luglio 2012. E va bene il manifesto con
l'asino. Va bene il manifesto sulle disuguaglianze. Va bene rubare
gli slogan agli indignati spagnoli. Va bene il karaoke.
Va bene migliorare la pubblicizzazione mediante distribuzione
organizzata nel circondario di dépliant e affissione di manifesti
alle rotonde.
Nella seconda bottiglia
dolorosa, col traballare dei congiuntivi, si è parlato male della
Chiesa cattolica che considera l'omosessualità un vizio contro
natura. Perchè, il celibato dei preti non è contro natura?
L'anarchico tuttavia
scribacchino