Ciao
Mario,
ho
letto sul
blog molte
manifestazioni di
solidarietà nei
tuoi confronti
dopo l’articolo apparso
su L’Eco del
Chisone, dove
pubblicamente venivi
informato di
essere stato
querelato. Al
di là
di esprimere
solidarietà nei
tuoi confronti
ed approvare
quanto hai
scritto, vorrei
però sapere
(se è
possibile) come
è finita
la faccenda.
Sei già
stato convocato
dall’Autorità
Giudiziaria per
“elezione di
domicilio”?
E' passato già un po’ di tempo e comunque tutto il paese lo sa!
E’ forse per questo motivo che non ho letto o sentito commenti in merito alla faccenda da parte tua?
Sono riusciti con le minacce ad azzittire anche te ?
Loredana
Brussino
La vera libertà
di stampa è dire
alla gente ciò che
la gente non vorrebbe
sentirsi
dire.
(George Orwell)
(George Orwell)
Cara Loredana,
avevo poco da aggiungere fino alla comparsa del manifesto di Solidarietà e progresso cui risponderà il Circolo rifondarolo. Ne parliamo martedì sera. Non ho ricevuto niente. La querela è stata annunciata con sdegno, ma per ora è stata addirittura sostituita da un invito a “confermare in Tribunale le assunzioni viziate da pratiche clientelari”.
Chi ha annunciato la querela adesso chiede di essere querelato. Curioso e disinvolto capovolgimento di frittate.
Un indirizzo giusto forse ha sconsigliato il Sindaco di affidare alle carte bollate
il compito di rispondere alla denuncia politica di un rapporto fra istituzioni e cittadini fondato su troppi atti e troppe parole che danno lavoro a pochi e tolgono dignità a molti.
Sindaco e Giunta si danno la zappa sui piedi. Scrivono di non aver promesso posti di lavoro, ma rivendicano di aver raccomandato all'impresa l'assunzione dei nonesi. La raccomandazione di gruppo può servire per ottenere consensi a None, ma purtroppo è socialmente ingiusta. E' anche politicamente sbagliata perchè altri Comuni potrebbero
sentirsi autorizzati a seguire l'esempio e a penalizzare i nonesi quando
provassero a cercare lavoro fuori None. Di questo passo, si sprofonda in una
logica localista e leghista. La stessa conclamata solidarietà ai lavoratori Indesit diventa finta se introduce competizioni fra i lavoratori sulla base della residenza. In tempi di crisi, i primi da tutelare sono proprio gli ultimi, cioè quelli con carico famigliare più pesante. Dovunque abitino. Fuori da questo principio c'è il “si salvi chi può”... trovare qualche santo in paradiso. Poi si prova molto più in basso, ma con il cappello in mano. E' a questa deriva che secondo me dobbiamo
ribellarci.
Ciao e
grazie per l'attenzione. Mario
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