lunedì 2 luglio 2012

fuoritempo e fuoriluogo

Le polemiche di questi giorni mi paiono un'ulteriore conferma della necessità che alle prossime elezioni comunali si presenti un centrosinistra decisamente rinnovato.
Centrosinistra: non mi sembra che vi siano i presupposti per (e alcuna necessità di) un'allenza spuria tra un pezzo di centrosinistra e un pezzo di centrodestra, specie a livello locale dove la crisi c'è ma è il riflesso di quella nazionale ed internazionale.
Decisamente rinnovato: non credo sia buono e giusto arrivare ad una tabula rasa ma ritengo siano necessari grossi cambiamenti sia in termini di persone che di prassi politico-amministrativa, nella convinzione, certo, che il piatto che i cittadini nonesi stanno attualmente gustando abbia per certi versi perso gran parte del suo sapore originario e per altri sia un poco irrancidito; ma anche che non risulti particolarmente allettante sostituirlo con la classica minestra riscaldata della solidarietà e progresso di dieci anni fa. Si tratta insomma di trovare (ci deve essere da qualche parte!) l'ingrediente principale e buona parte di quelli "secondari".
Mancano poco meno di due anni all'ora X ma per arrivarvi in modo partecipato e consapevole sarebbe necessario che a breve vedesse la luce (intendo la luce del sole, per una volta) un cantiere di lavoro (aperto sia ai partiti che alla cosiddetta società civile) per l'analisi della situazione in cui versa attualmente None, l'elaborazione di un programma e la selezione dei candidati alla carica di sindaco, assessori e consiglieri.
Premesso che questa non costituisce in alcun modo un'autocandidatura, la pietra io la getto... poi si vedrà.

Roberto Cerchio

4 commenti:

  1. In Italia manca la cultura politica del corretto bipolarismo, dove chi vince sarebbe chiamato ad amministrare non in regime oligarchico e chi perde collabora con proposte non necessariamente antitetiche ma anche complementari (dimostrando in tal modo di averne e, allo stesso tempo, preparando al meglio il successivo impegno elettorale).
    In difetto di ciò, i partiti/liste sono in realtà “fazioni” che perseguono i propri fini “faziosamente”: in maniera intollerante e spesso in forma aggressiva e con forte spirito di parte. Il confronto non avviene nell’ambito delle idee, ma scade a livello di considerazioni personali che, talvolta, toccano l’intimità dell’individuo e non mancano, in qualche caso, di essere pseudo/anonime.
    E’ la logica dei Guelfi e Ghibellini, se sei con me lo devi essere in tutto e per tutto, in caso contrario, sei contro di me. Le voci si moltiplicano quando da una parte o dall’altra qualcuno si sente minacciato. Subito si alzano i cori di “condoglianza” e con essi il muro che divide i contendenti. Una logica che annulla ogni critica distinzione.
    Se questo è lo stadio ultimo del processo degenerativo è importante non farlo durare. Lo spunto proposto da Roberto può andare nella giusta direzione ed è quindi assolutamente condivisibile.
    Mario Ruggieri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Raccolgo volentieri l’invito sobrio ed equilibrato di Roberto Cerchio perché tutti coloro che si riconoscono nell’area di sinistra (con tutte le sfumature delle varie componenti) diano un contributo per realizzare un nuovo soggetto politico a None, capace di accogliere le sfide future.
      Altrimenti, come già sta accadendo, si rischia lo stessa clima avvelenato del 2009. Ne conservo un ricordo vivido, essendo stato testimone di quella fase, e i racconti che ancora sento non mi sembrano del tutto rispondere a verità. Naturalmente, anche il mio parere vale uno.
      Al momento registro che ci sono troppi opportunismi, troppe liaisons dangereuses con la destra.
      Ritengo che nell’attuale maggioranza ci siano individui, assolutamente integri e non assimilabili ad altri quanto a comportamenti discutibili. Troppo facile sparare nel mucchio, nella presunzione che chi lo fa abbia qualità morali inossidabili.
      Penso che molti soggetti, che già hanno dato, si debbano fare da parte in modo da non inquinare le buone intenzioni di chi eventualmente volesse mettersi in discussione e dialogare, senza veti incrociati.
      La sfida che si prospetta è interessante, non per la conquista del palazzo, ma per un progetto innovativo per la comunità.
      Auguri!
      Gregorio Codispoti

      Elimina
    2. se per questo "individui, assolutamente integri e non assimilabili ad altri quanto a comportamenti discutibili" ci sono anche tra chi ha deciso di saltare un giro.
      il problema è integrare, rinnovare ed aprirsi alla cittadinanza alla luce del sole.
      che secondo me gran parte dei guai attuali sono stati causati proprio da quell'atteggiamento di chiusura dimostrato alla fine della scorsa "legislatura" dal pd e da chi sta ora in sella.

      Elimina
    3. Se per questo persone integre ce ne sono un po' dappertutto! L'importante e' non essere integralisti. Sui guai trascorsi ho un'altra versione, ma la tengo per me.

      Elimina