Traffico, sensi unici da mettere,
togliere e invertire, multe troppo severe o proteste per violazioni mai punite
del codice stradale, commercio, circonvallazioni, segnaletica ingombrante,
ridondante e mancante, dossi richiesti e petizioni per toglierli, buche,
marciapiedi, asfalti ammalorati e rotonde mal riuscite, velocità troppo elevata
e lamentele per i rallentamenti: la viabilità fa sempre discutere fino
all'accanimento e all'esaurimento delle scorte. Le soluzioni sono numerose
quanto i Commissari tecnici che al bar dello sport o alla pietra dei bugiardi
saprebbero come fare la formazione della nazionale azzurra. In Comune c'è una
Commissione che si riunisce presso l'Ufficio tecnico diretto dall'architetto
Eros Primo e prepara le decisioni della Giunta facendo l'inventario delle
proposte per scegliere quelle realizzabili. Presieduta dall'assessora Patrizia
Giarrusso, è composta anche da Luca Ferrua, Renzo Dagna e Mario Scaglia che è
stato il segretario verbalizzante della seduta dell'11 giugno da cui è ricavato
questo testo.
L’Assessora Patrizia Giarrusso ha
spiegato che al fine di esaudire le pressanti richieste da parte dei
commercianti è stata presa in considerazione l’ipotesi di invertire il senso
unico su Via Roma, per quanto non sia stato dimostrato il fatto che la stessa
istituzione del senso unico possa aver penalizzato i commercianti stessi. In
ogni caso, si conviene sul fatto che rappresenta un ingresso principale in None
e perciò si auspica una maggiore fluidità del traffico. Scaglia ha fatto
presente che nella sostanza l’idea era stata proposta già da tempo dalla stessa
minoranza, che si era adoperata anche attraverso disegni e planimetrie, senza
cogliere alcuna soddisfazione. Giarrusso ha replicato: le ragioni per cui la
proposta non era stata accolta stavano nel parere negativo dello stesso Ufficio
tecnico e della Polizia urbana del Comune, che ritengono l’attuale soluzione
più sicura e regolare.
Mario Scaglia ha proposto di invertire
la pista ciclabile sul lato opposto in maniera tale da non obbligare il
traffico proveniente da Airasca ad una chicane che in passato ha
comportato il travolgimento della segnaletica, considerato peraltro che la
velocità del rettilineo possa risultare naturalmente limitata dallo stop stesso
per l’ingresso di Via de Gasperi.
Renzo Dagna ha proposto di sdoppiare la
pista ciclabile su ambo i lati, ovvero di fare in centro strada una corsia
carrabile larga di mt.3, dotata su ambo i lati di una striscia polivalente,
utile alla viabilità sia pedonale che ciclabile, con larghezza variabile da
mt.1,50 a 2,50 ambo i lati (analogamente a Via Castagnole).
Mario Scaglia ha approvato la proposta
di Dagna, in considerazione del fatto che così facendo possono goderne entrambi
i frontisti e poi per il fatto che nè a monte nè a valle esiste una pista
ciclabile vera e propria, meritevole di essere a tutti i costi continuata.
Dagna ha osservato inoltre che con una fasciapedonabile/ciclabile su entrambi i
lati si supera il problema dell’accavallamento della viabilità ciclabile sotto
il semaforo del punt ed pera. Si sono notati i percorsi veicolari che
potrebbero derivarne per chi dal paese marcia verso Airasca, ovvero Via
Scalenghe, Via Santarosa, Via Amerano e addirittura oltre il passaggio a
livello lungo la Via
Volvera. Viene considerata la criticità in prossimità dello
svincolo verso Via Santarosa su Via Volvera: si potrebbe ovviare con un
pre-semaforo.
E' seguita animata discussione. Luca
Ferrua ha fatto presente di voler agire prima di luglio. Per Scaglia un simile
progetto andrebbe visto e rappresentato all’interno di una planimetria ampia
della zona, al fine di esplicare maggiormente le problematiche. L’arch. Primo
ha osservato che bisognerebbe dare l’incarico ad un professionista per il rilievo
e ne ha stimato il costo in circa €. 2.500. Scaglia ha suggerito all’assemblea
di rimandare ogni decisione in merito, affinchè il gruppo di minoranza si
potesse riunire e consultare. Nel mentre, si impegnava ad eseguire, senza
alcuno costo, un rilievo celerimetrico su cui basare alcune proposte di
maggiore dettaglio. OK.
Giarrusso passava a discutere la
necessità, seppure non inserita tra i punti all’ordine del giorno, di eliminare
le viabilità secondarie (…i braccetti) adiacenti alla rotonda di
Candiolo, quella famosa dove fanno le multe. E’ un atto dovuto….. alla
prossima.
Il
segretario verbalizzante Mario Scaglia
PROVA
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