venerdì 11 aprile 2014

IL COMUNE SFRATTA IL MOROSO

Nel febbraio 2001 la Giunta comunale destinava l’alloggio di Via Torino 40, pervenuto in proprietà comunale a seguito dello scioglimento dell’ECA, alla locazione transitoria di nuclei familiari con minori, residenti nel Comune, in emergenza abitativa segnalate dal sevizio sociale del CISA per i quali fosse in corso da parte del servizio stesso un progetto di recupero sociale.

L'alloggio è stato assegnato in locazione a condizioni agevolate a una famiglia per la durata di un anno a partire dal 16 settembre 2011, eventualmente rinnovabile per una sola volta per pari durata a condizione che il pagamento del canone e delle spese condominiali avvenisse regolarmente. Il contratto di locazione prevede espressamente che ”la mancanza anche parziale del pagamento della pigione o il ritardo nel pagamento” determinino, “la risoluzione del contratto…..ed il conseguente risarcimento danni, oltre al pagamento di quanto dovuto”.
La famiglia assegnataria, oltre ad occupare l’alloggio di proprietà del Comune ben oltre il termine massimo stabilito, si è resa inadempiente nel pagamento del canone “per una morosità complessiva di euro 1.774,09, nonostante svolgano entrambi attività lavorativa retribuita”. E' emerso inoltre “dalle comunicazioni dell’Amministratore dello stabile che gli inquilini dell’alloggio in questione risultano inadempienti anche nel pagamento delle quote di spesa condominiali di competenza”. Per il ripristino della legalità, al Sindaco di None non resta che procedere all’intimazione dello sfratto per morosità. L'incarico legale è stato affidato all'avvocato Giuseppe Michieletto con un impegno spesa iniziale di 2.100 euro.

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