martedì 8 aprile 2014

Ri-scarpa

Con il progetto “Ri-scarpa”, che coinvolge scuole e alunni nella raccolta di calzature usate, sarà possibile raccogliere le vecchie calzature in appositi contenitori per riutilizzarle.
Le scarpe usate non si butteranno più tra i rifiuti indifferenziati per finire in discarica, ma il materiale di cui sono composte verrà reimpiegato per vari usi quali pavimentazioni insonorizzate di palestre o sale riunioni, piste di atletica, giocattoli.

Alla raccolta delle scarpe provvederanno i ragazzi e le scuole che ospitano i contenitori. Il progetto ideato dalla Cooperativa sociale “Lavoro e Solidarietà” si avvale della collaborazione di Provincia di Torino, Comune di Torino, Ufficio Scolastico Regionale, Amiat e del sostegno della Compagnia di San Paolo.
“Dobbiamo imparare – ha detto l'assessore provinciale Umberto d'Ottavio -  sempre più a ridurre e a differenziare. La Provincia ha volentieri aderito alla proposta della Cooperativa “Lavoro e solidarietà” per contribuire a diminuire, anche se in misura minore, il volume della spazzatura in discarica educando i ragazzi alla raccolta differenziata e alla tutela dell'ambiente”.
“Le finalità di “Ri-scarpa” - ha spiegato il presidente della cooperativa Ardito - sono educative-ambientali. Ma sono anche occupazionali-sociali perché il progetto prevede l'impiego di personale per il trasporto, la raccolta, la selezione e l'igienizzazione del materiale; personale che può essere scelto anche tra cittadini svantaggiati e socialmente deboli. In sostanza con “Ri-scarpa” si forma la coscienza ambientale delle giovani generazioni e si crea occupazione”.


Tra le scuole della Provincia che hanno aderito c'è anche l'Istituto comprensivo di None. Nei diversi plessi sono già visibili gli appositi contenitori. Forse però molti nonesi non lo sanno.

Carla Benotti


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