Partirono, con il plauso del sig. Agnelli dottor Giovanni e del compagno ragioniere Chiamparino, con propositi strepitosamente positivi, accompagnati dalle contestazioni di una sparuta minoranza che ormai da anni non condivideva tali progetti, tanto costosi quanto devastanti. Le celebrazioni di Italia 61 lasciarono un’eredità molto negativa, all’ombra della bandiera democristiana, che però più di tanto non odorava di mala gestione e/o di criminalità.
A
distanza di 7 anni la realtà del panorama delle olimpiadi torinesi è piuttosto
evidente:
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La mitica pista per bob di Salice d’Ulzio è abbandonata e in stato di
disfacimento, anziché essere luogo di
incontro,
gare ed allenamenti internazionali.
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Il trampolino di Pragelato è ormai pericolante e non è stato mai usato per
l’uso futuro che ne giustificava la
costruzione
(meeting internazionali...)
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Una pista di pattinaggio su ghiaccio di Torino è chiusa per mancanza di fondi e
l’altra è poco utilizzabile per l’elevato costo d’uso e manutenzione.
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Il villaggio olimpico di via Giordano Bruno è in stato di degrado profondo,
attenuato solo dall’occupazione, del tutto abusiva, da parte di soggetti
deboli.
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Le strutture commerciali all’interno del mitico villaggio olimpico sono in
totale abbandono.
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La passerella che unisce il villaggio olimpico al Lingotto è in avanzato
degrado, il camminamento ha un lungo e bellissimo tappeto mobile che, però, è
da anni fermo e rotto; il cemento della struttura si sta sgretolando e si vede
fuoriuscire la rete di ferro che ne è l’armatura.
Tenendo
conto delle leggendarie partite serali a carte del compagno Chiamparino con
l’ing. Marchionne, che forse gli impedivano di girare per la città e rilevarne
il progressivo degrado, del silenzio totale del compagno Fassino e dell’ing.
Castellani, il mentore della partenza dei lavori, dei silenzi del mitico Cota e
della non credibile Bresso, mi viene spontaneo chiedermi, spero non da solo,
“come mai e perché” tutte queste opere siano state da decenni ignorate e
calpestate, con il risultato di avere gestito così male una città in questi
ultimi 30 anni, con un dominio quasi totale della sinistra storica!
I
tanti addetti giudiziari, che con grande alacrità, fermezza, legalità ed
efficienza hanno visionato, fotografato e filmato atti più o meno criminali
degli attivisti anti-TAV, hanno prestato un po’ di attenzione al grande
business delle olimpiadi? Hanno prestato attenzione alla notevole mole di foto
e filmati di agenti che pestano selvaggiamente manifestanti di vario tipo,
sparano ad altezza d’uomo lacrimogeni, ecc...?
Auspico,
quindi, che nuovi soggetti giuridici si prodighino per fare luce su quanto
sopra, dando un po’ di ottimismo ed ossigeno a quanti, compreso il
sottoscritto, da anni provano profonda nausea nei confronti di un sistema
politico ed economico pervaso da troppa criminalità e conformismo.
Antonio
Volpiano
da
“Uomini in cammino” - Pinerolo
materiali audio
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