venerdì 5 ottobre 2012

BRAGANTINI, TI SEI FATTA UN GIRO PER NONE?

Paola Bragantini
Intervenuta il 30 settembre ad una manifestazione governativa del suo partito a None, nei giorni precedenti la segretaria del Pd torinese Paola Bragantini aveva fatto parlare di per una polemica con il Vescovo di Torino, Cesare Nosiglia, sui rischi di declino che colpiscono il capoluogo piemontese. Si possono conoscere i termini del confronto consultando il sito www.sindacalmente.org che, accanto al punto di vista del Sindaco Piero Fassino e ad una completa rassegna stampa, ricorda alcuni dati della situazione economica torinese e piemontese.
Torino è una delle città più care ed il Piemonte paga più di altre Regioni italiane la recessione che erode occupazione e redditi. La strategia della multinazionale Fiat-Chrysler – scrive Adriano Serafino, sindacalista Cisl ed animatore del sito - ha orientato la sua rotta verso gli Stati Uniti e lAmerica Latina e per larea europea ha privilegiato Polonia e Serbia. Un posto di lavoro in uno stabilimento Fiat (Torino) è collegato ad almeno altri tre posti di lavoro nellindotto automotive. Sergio Marchionne da mesi ha preannunciato la necessità di ridimensionare gli stabilimenti Fiat in Italia e con linguaggi diversi ha ripetuto che le ipotesi produttive e occupazionali di Fabbrica Italia non ci sono più. In questi primi giorni di settembre lo stesso amministratore delegato della Fiat si è stupito del quadro particolarmente negativo dellauto (che riguarda fortemente Torino) affermando in vita sua di non aver mai visto un numero così basso di vetture vendute in Italia”.
Questo grave quadro economico da molte settimane ha allarmato larcivescovo Cesare Nosiglia fino ad indurlo a ricorrere (dopo ripetuti appelli rivolti al governo, agli enti locali, alla Fiat, ai sindacati) allultima istanza di cui dispone un credente: la preghiera. Larcivescovo di Torino ha invitato, allinizio di agosto, a pregare per Mirafiori. Nel giorno dellAssunta (15 agosto) con lOmelia pronunciata in Duomo ha sottolineato che se non si inverte rapidamente la tendenza, si corre il rischio del declino per la città di Torino.
Il Sindaco di Torino Piero Fassino, quattro giorni dopo, ha replicato così senza mai citare larcivescovo: Non siamo una città in declinoSe fossimo solo noi in difficoltà, nel contesto più generale di un paese e di un'Europa in buona salute, allora si potrebbe parlare di declino. E invece mi pare che Torino stia nel range di una crisi internazionale che non risparmia nessuno. Ecco perché dico che non siamo un'isola infelice in mezzo a tante isole felici, ma siamo uno dei moltissimi territori alle prese con gli effetti di una crisi senza precedenti".
La Segretaria del Pd torinese, Paola Bragantini, in occasione della Festa del partito, ha rilasciato unintervista (domenica 26 agosto, a Repubblica) nella quale si legge “…Nella polemica con larcivescovo Nosiglia, che ha invitato a pregare contro il declino della città, io ho scelto di stare convintamente con Fassino. Trovo sbagliato dare lidea di un declino che non cè o è qualcosa daltro”. Proseguendo con un certo sussiego, Bragantini ha consigliato un po' sgarbatamente allArcivescovo di farsi un giro per Torinoper rendersiconto che non è proprio come lui dice”.
Amaro e pungente il commento di Serafino. Non so se labbia già fatto, ma sono sicuro che molti parroci, le strutture della Caritas ed altre del volontariato cattolico, hanno presentato approfonditi rapporti e documentazioni su quanto avviene nel sociale, nel territorio, allinterno delle famiglie che sono entrate in povertà o si accingono ad esserne risucchiate. Non si può dire che questo è già degrado? E' perdita di vitalità che difficilmente può essere recuperata, è distruzione di risorse umane".
Adriano Serafino nota poi che il rischio del degrado di Torino può essere visto o meno a seconda dei punti di osservazione che si scelgono. Ad esempio se scegliamo il punto di osservazione sullutilizzo del territorio (urbanistica che troppo spesso si trasforma in mera edilizia) le cose appaiono ben diverse dal rischio degrado ( a parte qualche bruttura di progettisti). Se si scorrono i links di "Città Futura" di Urban Center si ritrovano motivi per prendere le distanze dall'Arcivescovo affiancandosi a Bragantini-Fassino. Se invece ci mettiamo in cima ai dati della cassintegrazione, dei disoccupati, dei precari, delle aziende che chiudono, di quelle strozzate dalla chiusura di fidi, ci avviciniamo a Cesare Nosiglia e non a Piero Fassino che con le sue assicurazioni pensa di sconfiggere le insidie reali di declino. Il pessimismo della ragione può servire a delineare la cruda realtà che incombe sollecitando così la volontà di reagire con nuovi piani di lavoro e programmi adeguati. Non è di grande utilità riproporre osservatori e tavoli di monitoraggio quando i dati sono così consolidati come nella realtà torinese."
Possiamo solo augurarci che Paola Bragantini abbia fatto un giro per None. Indesit e Streglio a rotoli, cartelli “vendesi” dovunque, negozi che chiudono, centrali a biogas avviate che promettono teleriscaldamento senza uno straccio di convenzione, sensi unici invertiti nell'illusione di frenare così la caduta dei consumi, centri sportivi abbandonati e in passivo vertiginoso, assunzioni raccomandate per i nonesi nei nuovi centri commerciali che soffocano i piccoli negozi e gli altri supermercati, povertà e furbizie per 68mila euro di buoni pasto non pagati alla mensa scolastica. Anche a None c'è un(a) Fassino da fiancheggiare. La segretaria del Pd torinese anche nella nostra comunità saprà trovare le smentite del declino o le ricette per superarlo. Ne abbiamo un grande bisogno. Ma contare balle anche a noi, no. No esorcisti. No perditempo.
Per incentivare una riflessione, invito comunque gli amici a visitare il sito www.sindacalmente.org.

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