don Ermis Segatti |
Alì
El Arja lavora e vive a None con la sua famiglia da più di
vent'anni. Ha organizzato il 16 ottobre con la Parrocchia e l'Unitre
un incontro fra islam e cattolicesimo, un po' per discutere della
primavera araba, un po' per incoraggiare altri momenti di
comprensione tra popoli diversi che i casi della vita e la ricerca di
lavoro hanno portato a vivere vicini. Per non disturbare e non essere
disturbati, avremmo preferito stare ognuno a casa propria, però non
male quei dolci al cocco distribuiti a metà serata e quel tè alla
menta piperita.
Non
male apprendere dal sempre rigoroso Ermis Segatti che il Corano parla
tante volte della natività di Gesù e pertanto non dobbiamo avere
paura di offendere il mondo islamico se facciamo il presepio nelle
nostre scuole.
Di
fronte alla solita domanda sul crocifisso, non male sentirsi dire dal
prof. Marco DeMichelis che ne avversano la presenza nelle aule
scolastiche i cristiani non cattolici assai più dei musulmani.
Non
male che padre Segatti ci abbia detto che la libertà di coscienza è
negata dalla Costituzione di certi paesi dell'Islam. Nell'Europa
cattolica la stessa libertà è invocata per consentire il dissenso
ai non cattolici, non il dissenso dei cattolici all'interno della
loro stessa comunità religiosa. Un bel filo da torcere. Ho capito
bene?
Molto
male, invece, che il rappresentante dell'Islam, Abdellah Mechnoune,
dopo aver incitato l'uditorio a ribellarsi contro i governi che
aumentano la benzina (ne avevamo bisogno), abbia condannato
l'emergere nella primavera araba di richieste di sesso libero, di
coppie di fatto e di matrimoni tra... “non
li voglio nemmeno nominare”.
Anch'io sono contrario al sesso libero perchè lo consiglio protetto,
mentre non conosco vincoli d'amore senza libertà. Dunque, sono a
favore delle coppie di fatto, di diritto e di rovescio. Conosco gli
omosessuali, li nomino e li frequento volentieri, non li considero
malati contro natura. Purtroppo, in tema di sessualità, islam e
cattolicesimo si assomigliano nel peggio e le religioni vanno sul
serio prese con le molle per evitare dissesti idrogeologici.
Mario
Dellacqua
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