"Tra spinte alla condivisione del bene e la volontà di
appropriarsene per trarne profitto (..) il cambiamento non sarà un evento unico
e improvviso, ma il risultato di un conflitto destinato a durare nel tempo
(...). La globalizzazione liberista non è altro che questo: i capitali si
spostano dove i livelli salariali, la sicurezza dei lavoratori e la protezione
dell'ambiente sono di volta in volta al minimo (...) finché la Grecia e poi una
parte crescente dell'Europa non saranno state messe nella condizione di
attrarre capitali 'grazie' a una situazione ormai disperata delle relative
popolazioni".
GUIDO VIALE Crisi e modello di sviluppo, in Grammatica
dell'indignazione, Edizioni Gruppo Abele, p. 69-70-7.
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