martedì 25 marzo 2014

ALPINI A SCUOLA, ALLIEVI IN COMUNE

Il 28 febbraio la Scuola di Lingue internazionali “Language connection” di Carmagnola ha chiesto al Comune la disponibilità di un locale per poter realizzare un breve corso di inglese a favore di un gruppo di alunni della scuola primaria Don Paolo Albera di None, richiesto dalle famiglie dei ragazzi medesimi. Il corso è stato inizialmente proposto quale integrazione sperimentale da realizzare durante il tempo di “dopo scuola” svolto nei giorni di lunedì presso la Don Albera, gestito dalla Cooperativa “Vita” su incarico di questa Amministrazione.
Purtroppo, l’Istituto Comprensivo “non ha potuto concedere la disponibilità di altre aule all’interno del plesso scolastico nell’orario già dedicato al dopo scuola”. D'altra parte, “nell’orario richiesto dai genitori per lo svolgimento del corso di inglese in questione, i locali della biblioteca comunale non sono disponibili in quanto non rientrano nell’orario di apertura della struttura”.
Come fare? Era più che “valida l’iniziativa scaturita dal desiderio delle famiglie di qualificare in modo più proficuo il tempo che i ragazzi della scuola Don Albera passano a scuola nei giorni di lunedì, senza svolgere delle lezioni scolastiche vere e proprie”.
Per consentire ai dieci alunni della scuola Don Albera, lo svolgimento delle 11 lezioni sperimentali previste dal corso di inglese, l'Amministrazione ha deciso di concedere “in via del tutto eccezionale l’utilizzo di una sala comunale” al primo piano della sede municipale.
Per l’utilizzo della saletta verranno applicate le medesime tariffe già stabilite per l’utilizzo del locale mansardato situato nell’edificio della biblioteca comunale. La responsabilità della custodia dei minori sarà affidata all’insegnante incaricato dalla medesima scuola.
Per quanto dettata dall'emergenza, la soluzione appare soddisfacente per gli allievi del corso. Probabilmente, se la richiesta fosse arrivata prima del 28 febbraio scorso, l'Amministrazione avrebbe valutato con maggiore cautela la decisione di assegnare all'Associazione degli Alpini l'alloggio del custode della Scuola Media “Ada Gobetti”. Gli alpini sono meritevoli dell'ottimo trattamento che è stato riservato al loro gruppo, ma rinunciare alla disponibilità di locali scolastici appare piuttosto imprudente, specie di questi tempi. Non era più previdente riservare alla scuola e al Comune almeno una parte dei locali lasciati liberi dall'abbandono del custode?
Non sappiamo se del provvedimento sia stato investito il Consiglio d'Istituto o la Consulta delle Associazioni: organismi che su questa materia avrebbero il diritto e il dovere di far sentire la loro voce per evitare il paradosso di locali scolastici che vengono a mancare quando sono appena stati dati all'esterno come se fossero in esubero e non si sapesse che cosa farne.
Aspettiamo di conoscere da una delibera i criteri adottati per la concessione dei locali: perché quella destinazione e perché quella associazione? Le nostre ricerche non sono riuscite a ritrovare sull'albo pretorio on line del Comune alcuna determina o delibera sull'argomento. L'insegna del gruppo Ana è però già visibile sulle pareti dell'edificio di via Padre Angelico. Gli alpini hanno già eseguito alcuni lavori di adattamento dei locali alle loro necessità. La vicenda meriterebbe un sereno chiarimento.


Loredana Brussino e Mario Dellacqua

1 commento:

  1. Bisogna fare i complimenti alla Giunta che il 28 febbraio ha ricevuto la richiesta (prot. n. 2310) e alle 9,45 dello stesso giorno si è riunita per deliberare la concessione dei locali comunali all'Istituto richiedente. In tre quarti d'ora la richiesta è stata letta, accolta e tradotta in delibera. Una prova di efficienza e di collegialità strabiliante.
    Mario Dellacqua

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