E'
stata annunciata la Scuola Materna, l'Accademia del Cioccolato, la Scuola
Alberghiera, il salvataggio dell'Indesit, il salto dal più alto palazzo romano
in segno di protesta contro il patto di stabilità. Sono state annunciate le
assunzioni per soli nonesi al Mercatò e la trasmissione in streaming delle
sedute del Consiglio comunale. E' stato annunciato l'arrivo di una centrale a
biomasse, in origine come una caldaia di un condominio, poi retrocessa a “semplificazione
giornalistica” e infine combattuta vista la contrarietà attiva di gran
parte della cittadinanza consapevole.
E' stato annunciato l'arrivo del
fotovoltaico nell'area Fiat di via Aldo Moro. E' stato annunciato l'arrivo di
capitali spagnoli per riconvertire all'energia alternativa l'area industriale
abbandonata dall'Indesit lungo la Statale del Sestriere. E' stato annunciato
l'arrivo del teleriscaldamento per gli edifici pubblici.
Se
la gran parte degli annunci non ha trovato realizzazione (escluso il
licenziamento del santo Patrono per scarso rendimento), non è per
responsabilità del Sindaco, ma perchè si annunciava ciò che si poteva
realizzare solo con altrui capacità organizzative, altrui progettazioni e
altrui risorse finanziarie. Se va bene, si intasca il merito. Se va male, si
può sempre dire la verità: l'insuccesso, la rinuncia o il rinvio non dipendono
dall'Amministrazione comunale, ma dall'imprevista mancanza di soldi imposta
dalle restrizioni degli organi governativi.
Visto
che mancano tanto i soldi, non si può cominciare risparmiando in annunci? Non
si può risparmiare la recitazione di giaculatorie tipo “politica come
servizio”, o “ al primo posto il bene del paese e non il tornaconto
personale”, o “prima il contenuto dei programmi e poi gli organigrammi”
, o “non conta il partito ma la persona”?
Non
si può evitare di minacciare che, se vincono “quegli altri” è un
disastro, salvo poi spiegare, se vincono “i nostri”, che questo e
quell'altro non si può fare per il patto di stabilità e la carenza di
personale?
Si
può risparmiare in fuochi di artificio. Ma, a quanto pare, lo spreco di annunci
rende, anche se impoverisce la vita democratica.
Mario
Dellacqua
Nessun commento:
Posta un commento