domenica 2 marzo 2014

IL BRILLANTE QUINQUENNIO DI MARIA ANNUNCIATRICE

E' stata annunciata la Scuola Materna, l'Accademia del Cioccolato, la Scuola Alberghiera, il salvataggio dell'Indesit, il salto dal più alto palazzo romano in segno di protesta contro il patto di stabilità. Sono state annunciate le assunzioni per soli nonesi al Mercatò e la trasmissione in streaming delle sedute del Consiglio comunale. E' stato annunciato l'arrivo di una centrale a biomasse, in origine come una caldaia di un condominio, poi retrocessa a “semplificazione giornalistica” e infine combattuta vista la contrarietà attiva di gran parte della cittadinanza consapevole.
E' stato annunciato l'arrivo del fotovoltaico nell'area Fiat di via Aldo Moro. E' stato annunciato l'arrivo di capitali spagnoli per riconvertire all'energia alternativa l'area industriale abbandonata dall'Indesit lungo la Statale del Sestriere. E' stato annunciato l'arrivo del teleriscaldamento per gli edifici pubblici.
Se la gran parte degli annunci non ha trovato realizzazione (escluso il licenziamento del santo Patrono per scarso rendimento), non è per responsabilità del Sindaco, ma perchè si annunciava ciò che si poteva realizzare solo con altrui capacità organizzative, altrui progettazioni e altrui risorse finanziarie. Se va bene, si intasca il merito. Se va male, si può sempre dire la verità: l'insuccesso, la rinuncia o il rinvio non dipendono dall'Amministrazione comunale, ma dall'imprevista mancanza di soldi imposta dalle restrizioni degli organi governativi.
Visto che mancano tanto i soldi, non si può cominciare risparmiando in annunci? Non si può risparmiare la recitazione di giaculatorie tipo “politica come servizio”, o “ al primo posto il bene del paese e non il tornaconto personale”, o “prima il contenuto dei programmi e poi gli organigrammi” , o “non conta il partito ma la persona”?
Non si può evitare di minacciare che, se vincono “quegli altri” è un disastro, salvo poi spiegare, se vincono “i nostri”, che questo e quell'altro non si può fare per il patto di stabilità e la carenza di personale?
Si può risparmiare in fuochi di artificio. Ma, a quanto pare, lo spreco di annunci rende, anche se impoverisce la vita democratica.
Mario Dellacqua


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