Il termine campus lo abbiamo mutuato dagli anglosassoni,
che peraltro avevano attinto dal latino, per indicare un’area sistemata a
verde. Nella terminologia corrente, in origine con matrice universitaria, sta
ad indicare un complesso scolastico polivalente con attigue strutture sportive in un’area caratterizzata da un
ampio parco.
E’ quindi un’isola “dedicata" alla cultura del sapere ma
anche del corpo. E’ un’oasi dove la mente cresce ed i muscoli trovano modo e
spazio per fatiche corroboranti. E’ un lembo di territorio dove si può restare
soli con se stessi ma, allo stesso tempo, incontrare altra gente, essere
assorto nella lettura o confrontare le proprie idee con altri convenuti. E’
luogo ai margini del caos quotidiano dove si può osservare la frenesia del
traffico senza esserne parte, darsi tempi e modi più consoni all’essere umani e
all’essere “urbani”.
None ha oggi una grossa opportunità per creare un suo
“campus comunale”. L’agglomerato urbano esistente si presta al progetto. Le strutture scolastiche esistenti potranno
essere integrate quando, a fianco dell’attuale palestra, si costruirà la nuova scuola materna mentre lo
spazio dell’ex campo di calcio, preservato dalla cementificazione, potrà
finalmente diventare il parco comunale.
Questo progetto esalta
la logica urbanistica del paese. La retta distinta dall’area portici
vecchi e portici nuovi sarebbe intersecata da quella distinta dal viale
stazione e dal parco comunale e relativo “campus”.
Questo progetto “allarga”
la vivibilità del paese nello spazio e nel tempo. Si avrà, oltre all’esistente piazza commerciale
tra i due portici, un’agorà per i giovani orfani dell’angolo “anfiteatro”,
eliminato per far posto all’utilissimo chiosco dell’acqua. Si avrà uno spazio,
senza problemi di orari e di stagione, per le attività motorie attualmente
delegato alla “riserva” con tutti i limiti della sua mancanza di illuminazione
pubblica. Si potrà inoltre prevedere,
come prefigurato dal sindaco, uno spazio manifestazioni a complemento di quello
talora utilizzato all’ingresso dell’ attuale campo di calcio.
Questo progetto sposa
funzionalità ed estetica. E’ assurdo che un paese a vocazione agricola
sia estremamente povero di verde pubblico. Esistono spazi “giardino” angusti e
circoscritti da recinzioni che mortificano l’immagine della gioiosità dei
bimbi. Le zone del paese, dove si sono fatti meritevoli tentativi di ricerca
estetica, lo spazio è limitato, il colore, e con esso il calore, è assente ed i
zampilli di “acqua fontana” bagnano e mortificano il selciato.
Questo progetto apre
al tempo dalla filosofia del “pedonabile”. Un fattore che, insieme allo
sviluppo delle zone ciclabili, rappresenta la necessaria antitesi al lastricato
di lamiera d’auto che pervade strade e piazze. E’ un indirizzo strutturale nuovo, propedeutico ad un piano
di sensibilizzazione dei cittadini, per affrontare seriamente il problema
dell’inquinamento, i cui picchi di criticità risiedono proprio nelle emissioni
veicolari. Rappresenta, inoltre, una linea di continuità con gli impegni
ecologici assunti dal nostro comune aderendo a specifiche iniziative promosse a livello europeo e
assistite dalla provincia, come il Patto dei sindaci.
Il Comitato Energia Ambiente e Territorio locale ha
assunto questo progetto come obiettivo principale della propria attività. In
questa ottica ne ha sollecitato, in un recente incontro con il Sindaco, il
passaggio dallo stadio di ipotesi, come da programma elettorale dell’attuale
giunta, a quello attuativo. Le vicissitudini che hanno portato al rinvio del
progetto della nuova scuola materna non inibiscono il disegno complessivo ma vi
antepongono nei tempi, e solo nei tempi, la realizzazione del parco comunale. Richiediamo
una sollecita decisione per uscire dalla “logica last minute” , causa di tante
occasioni perdute in termini di finanziamenti pubblici ottenibili. Nel contempo
auspichiamo che i benefici economici derivanti dalle opere effettuate, come il
teleriscaldamento, possano alimentare un circuito virtuoso ed essere impiegati
in progetti con la medesima connotazione ecologica come il nostro “progetto
campus”.
Mario Ruggieri
per il Comitato "Energia, Ambiente e
Territorio" - None
qualcosa di buono si trova sempre,basta cercare senza preconcetti
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