L’azienda Biovis SrL di Bra non molla l’osso e continua la “battaglia”. Sul portale internet http://www.petizionionline.it/petizione/biogas-biovis-energia-rinnovabile/6518, è stata lanciata, il 10 marzo scorso, una raccolta firme (l’obiettivo è 5.000, ma al momento sono solo una trentina gli aderenti) a difesa e promozione dell’impianto a biogas che dovrebbe sorgere sul confine dei Comuni di Bra e Cherasco, in zona Gerbido-La Bassa.
L’amministratore delegato della Biovis, Lorenzo Cerrino, spiega il perchè della petizione on-line: “Per chi è a favore dell’impianto a biogas della Biovis di Bra, al fine di sostenere le energie rinnovabili, ridurre la dipendenza dal petrolio e le emissioni in atmosfera. Abbiamo un progetto che permette di utilizzare il 70% di letame e pochissimi prodotti agricoli con una quota bassissima di mais. Il sito scelto per la realizzazione dell’impianto è un’ex cava chiusa, al fine di non distruggere, per sempre, del terreno agricolo nobile.Cederemo il calore in eccesso a delle vicine serre riscaldate per la coltivazione di pomodori, in modo da ridurre le emissioni della caldaia per il riscaldamento delle serre e valorizzare tutte le potenzialità dell’impianto, senza sprechi. Il bilancio ambientale è positivo in tutte le voci di emissioni, questo significa che contribuisce ad una concreta riduzione dell’inquinamento”.
Su segnalazione di Carla Benotti.
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