“L'europarlamentare
della Lega Nord, Giovanni
Robusti, deve all'Agea,
Agenzia delle erogazioni in
agricoltura, 182 milioni di
euro per la vicenda
relativa alle quote latte
in Piemonte che ne
ha portato alla condanna
in appello a quattro
anni e mezzo.
E' la
richiesta formulata dal pm
presso la Corte dei
Conti del Piemonte, Ivano
Maltesi, secondo cui
l'ammanco complessivo nelle
casse dello Stato è
di oltre 203 milioni. La
parte restante dei 203
milioni, sempre secondo il
procuratore, deve essere
restituita dai responsabili
delle sei cooperative
Savoia costituite ad
hoc, una
dopo l'altra, per
figurare fittiziamente quali
acquirenti del latte
prodotto in eccesso da
una parte degli allevatori
piemontesi.
In realtà –
accertarono le indagini dell'inchiesta penale – il latte veniva
direttamente consegnato ai caseifici al fine di eludere il meccanismo
del prelievo forzato alla fonte congegnato per far pagare le multe.
Per la vicenda, lo scorso anno, oltre a Robusti, furono condannate
altre 16 persone.
L'Agea
aveva quantificato in
quattro miliardi e 362
milioni di euro il
danno per i contribuenti
– su scala nazionale –
a causa delle multe
pagate dallo Stato
all'Unione Europea per
la produzione in eccesso
di latte prima e
dopo l'introduzione del
sistema delle quote latte
ad
personam”.
Questa nota dell'Agenzia
ANSA è pubblicata a pagina 14 sul numero del 1-31 gennaio 2013 de
“Il Coltivatore piemontese”,
il mensile degli agricoltori piemontesi aderenti alla Coldiretti.
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