Il
Congresso Pd a None del 14 novembre ha offerto all'anarco-rifondarolo
in disarmo alcune occasioni di riepilogo del tormento in corso.
Gianni
Oliva (schierato con Renzi) ha spiegato che la politica è l'arte del
possibile, ma per vincere occorre semplificare il linguaggio come
bisogna semplificare la burocrazia. Due esodati hanno contestato da
elettori del Pd la riforma Fornero.
Quando
parla di uguaglianza, il prof. Oliva prende subito le distanze
dall'egualitarismo e Nino Contu, che sostiene Cuperlo, teme eccome il
partito liquido. Bresso per Pittella insiste sulla questione
meridionale. Il prof. Ichino ha lasciato il Pd ed è andato su con
Monti a guerreggiar, ma ha lasciato gran parte del suo pensiero nel
Pd. Incredibile ma vero.
Walter
Rossi ha sollecitato provvedimenti e proposte concrete per il lavoro
giovanile, mentre per Mario Ruggieri se qualcuno vuole rifare la
Margherita che la rifaccia.
Sindaco,
vicesindaco, sindaco in
pectore
e presidente dell'associazione commercianti erano presenti, ma non
hanno pensato ... Ormai.
Ormai
hanno ingoiato la promessa di strappare la tessera del Pd qualora
avesse fatto un governo con Berlusconi. E chi se ne ricorda più.
Neanche due righe di spiegazione.
Mario
Dellacqua
L'intero
articolo comprensivo di indiscrezioni sui retroscena e di malignità
piccanti sui retrobottega comparirà sul prossimo numero de “Il
Mondo di None”.
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