Il 26 aprile alle 18,30 una delegazione del Comitato “Energia, ambiente e territorio” composta da Carla Benotti, Giuliano Carletti, Carla Corsini, Mario Dellacqua, Mario Ruggieri e dal portavoce Nunzio Sorrentino ha incontrato nella Sala consiliare del Municipio il Sindaco Maria Luisa Simeone, il vicesindaco Stefano Rizzo, gli assessori Enzo Garrone e Mariella D'Agostino, i capigruppo Nadia Biscola e Luca Ferrua.
Dove si è esaminata la bozza di Convenzione che l'Amministrazione sta per stipulare con la Cooperativa “Agrienergia” a seguito dell'autorizzazione rilasciata dalla Provincia per l'insediamento di un impianto a biogas in località cascina Essa.
Dove l'attenzione dei presenti si è concentrata sulle condizioni previste per la realizzazione dell'impianto di teleriscaldamento.
Dove si è rilevato che l'opera sarà a totale carico della cooperativa. Dove è previsto che gli edifici pubblici teleriscaldati saranno l'edificio comunale di piazza Cavour, il palazzetto dello sport, la scuola media “Gobetti”, la scuola elementare “Rodari” e la scuola materna di cui è prevista l'ultimazione per il 2014.
Le tariffe praticate riconosceranno a favore del Comune sconti dal 20 per cento dei primi anni fino ad un massimo del 40 per cento del ventesimo anno, mentre è prevista la gratuità per la scuola materna. Il risparmio annuo per il Comune si aggirerebbe sui 35mila euro. Il meccanismo economico prevede come base uno sconto sui costi sostenuti dal Comune in base alle pregresse bollette e gli incrementi futuri del 50% di quanto registrato dal mercato. Un vantaggio apprezzabile per l'Amministrazione comunale. Nella migliore delle ipotesi, un beneficio modesto secondo il Comitato: è rimasta alquanto aleatoria la cifra dell’effettivo risparmio poiché su di esso gravano le spese di ammortamento del vecchio impianto, della sua manutenzione e della sua periodica messa in funzione per salvaguardarne la funzionalità.
Se si può definire scarso il risultato economico, è assolutamente negativo quello energetico poiché non è stata presa alcuna decisione per migliorare la coibentazione degli edifici e pervenire ad un sostanziale risparmio energetico. In effetti, è di tutta evidenza che lo spreco energetico/economico risulterebbe maggiore dello sconto sulle bollette ottenuto.
Dove il Comitato ha proposto l'inserimento in Convenzione di un articolo che preveda l'istituzione di una Commissione nominata dal Comune e abilitata a sopralluoghi ispettivi sull'impianto, al fine di verificarne un funzionamento quotidiano conforme alle normative vigenti. Il Comune ha accolto la proposta, anche perchè già contemplata da una disponibilità della Cooperativa.
Dove si è discusso di come il Comitato o qualsiasi altra espressione dell'interesse dei cittadini, possa concorrere ad una gestione più oculata delle risorse del territorio e ad evitare che altre richieste di altri impianti (in linea di principio nient'affatto da escludere) possano comportare la compromissione di nuove aree agricole. Se il Comune ritiene di non accogliere l'idea di stabilire una distanza minima dal centro abitato o dalle ultime abitazioni, dovrebbe attuare altre misure utili a sostenere una politica attiva e non rinunciataria della programmazione del territorio. Ma non c'è traccia della benchè minima elaborazione in tale direzione.
Dove infatti il Sindaco ha risposto che, se il Comitato vuole, si può inserire quella limitazione nel Regolamento, ma “tanto, se vogliono lo fanno lo stesso” e ha lamentato tra l'altro di essere ormai ridotta come il Sindaco di Giaveno a svolgere funzioni di mera esecutrice delle volontà governative centrali.
Dove il Comitato ha risposto che le disponibilità postume, cioè le stalle chiuse quando i buoi sono usciti, non sono efficaci e aggiungono la beffa al danno.
Dove si tratta di sapere se Sindaco e Amministrazione vogliono eseguire docilmente queste volontà o si acconciano ad obbedire come se fossero d'accordo. Altri Comuni non solo piemontesi resistono alla proliferazione indiscriminata di questi impianti, invece di dire che “tanto lo fanno lo stesso” e la loro resistenza può dare vita ad un movimento nazionale in grado di chiedere e ottenere una legislazione più rigorosa e più attenta al rispetto dell'equilibrio ambientale.
Dove si può concludere che questa inerzia progettuale è figlia di un ragionamento già messo in circolazione ai tempi (non ancora finiti) della centrale Benarco quando un assessore ci spiegò che alla gente della centrale non importa gran che. Un pessimismo figlio della pigrizia.
Sempre scribacchino l'anarchico.
Il bipensiero implica la capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe.
RispondiEliminaGeorge Orwell, 1984.