L'articolo 62 del decreto
sulle liberalizzazioni è una buona cosa perchè “mette
ordine nel caotico mondo
delle relazioni tra
agricoltori, industria di
trasformazione e grandi
catene distributive. Stabilisce
l'obbligo di contratti
scritti (..) e tempi di
pagamento molto chiari: 30
giorni per i prodotti
freschi e 60 per quelli
che durano di più”.
Certe catene di supermercati usano “come
banche i fornitori,
mettendoli in difficoltà.
In sostanza, alla cassa
incamerano istantaneamente contanti,
ma poi ritardano i
pagamenti con effetti
pesanti per i fornitori
(soprattutto in questi
mesi, con le banche
che sui prestiti hanno
il braccino corto) e
quindi sulla liquidità che
circola nella filiera (..)
E' difficile che un
fornitore denunci quello
che non funziona. Rischia
di perdere la commessa.
(..) L'articolo 62, ignorato
dalla grande stampa, sembra
perfetto per rimettere in
ordine e ristabilire la
corretta concorrenza anche
tra le catene
distributive”.
Da “Il
manifesto”, 3aprile 2012, p.5.
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